Antonio Filocamo (Messina, 1669 – Messina, 1743) è stato un pittore italiano.
Indice
1Biografia
2Opere
2.1Catania e provincia
2.1.1Acireale
2.2Messina e provincia
2.2.1Messina
2.2.2Monforte San Giorgio
2.2.3Santa Lucia del Mela
2.3Palermo e provincia
2.4Siracusa e provincia
3Incisioni
4Note
5Bibliografia
6Altri progetti
Biografia
Operò a Messina in una bottega insieme ai fratelli Paolo e Gaetano dove avviò una accademia d'arte. La sua pittura fu caratterizzata spesso dalla drammaticità delle figure rappresentate e da una certa influenza data dalla attività di affrescatore. Pietro Paolo Vasta, noto artista nella ricostruzione dei primi decenni del Settecento del Val di Noto, fu il più noto apprendista della bottega dei Filocamo.
Gran parte della produzione pittorica dei Filocamo che fu realizzata per la decorazione di monumenti a Messina è andata perduta a causa delle distruzioni dei terremoti del 1783 e del 1908. Alcune delle loro opere sono oggi visibili ad Acireale, sia nella cattedrale (Assunzione della Vergine nell'abside e affreschi nella cappella di Santa Venera) che nella Pinacoteca Zelantea ed a Palermo nella chiesa di Santa Caterina e nella cattedrale.
Contagiato dalla peste, morì tragicamente insieme ai fratelli durante l'epidemia del 1743.
1711, Annunciazione, olio su tela, opera custodita sull'altare maggiore.
1711 - 1712, Ciclo, affreschi raffiguranti: il Riposo durante la fuga in Egitto, lo Sposalizio della Vergine, la Presentazione di Gesù al tempio, la Natività, l'Adorazione dei Magi, la Visita di Maria a Santa Elisabetta, la Presentazione di Maria al tempio e Gesù tra i dottori del tempio. Nel catino absidale è rappresentata l'Assunzione di Maria al cielo, nella volta l'Incoronazione di Maria tra Angeli e Santi fra schiere d'angeli e la Santissima Trinità.[1]
1711 - 1712, Ciclo, affreschi raffiguranti la Predicazione di Santa Venera e il Martirio di Santa Venera, opere realizzate nella volta della Reale cappella di Santa Venera.[2]
1703, Gloria della Vergine del Rosario o Battaglia contro gli Eresiarchi, affresco, opera documentata nell'Oratorio dell'Avemaria del convento di San Domenico.[3]
1706, Episodi della vita di Cristo, affreschi, opere eseguite nella chiesa di Sant'Elia.[4]
1706c., Ultima Cena, San Francesco di Paola, Pie Donne, Sant'Elia, Sant'Agostino, Miracolo di Mosè alla pietra di Oreb, olio su tela, opere documentate nella tribuna della chiesa di Sant'Elia e custodite nel Museo regionale.[4]
1712, Bambino Gesù, dipinto, opera documentata nella chiesa di San Gioacchino.
1712c., Ciclo, affreschi sul tema della Gloria dei Angeli, opere documentate nella chiesa di San Gioacchino.[4]
1716, Ciclo, affreschi, opere documentate nell'Oratorio della Pace del convento di San Domenico.[3]
1723, Ciclo, Caduta dei Demoni e Virtù, affreschi, opere documentate nella chiesa di San Gregorio.[5]
1723, Santa Silvia, dipinto eseguito in collaborazione con il fratello Paolo, opera documentata nella chiesa di San Gregorio.[4][5][6][7]
1736, Trasfigurazione e Ciclo, affreschi, opere documentate nella chiesa di Gesù e Maria in San Leo.[3]
XVIII secolo, San Francesco di Paola, olio su tela, opera documentata nella chiesa di San Cosimo dei Medici.[4]
XVIII secolo, Pie Donne, olio su tela, opera documentata nella chiesa della Madonna della Mercède o chiesa del Conservatorio delle Biancuzze alla Caperrina.[4]
1718, Madonna col Bambino e Santi, olio su tela, opera custodita nella chiesa del Sacro Cuore.
1718, Madonna del Carmelo, olio su tela, opera custodita nella chiesa del Sacro Cuore.
Palermo e provincia
1725, Anima in gloria sale in Paradiso e l'Esaltazione del Santissimo Sacramento, affreschi, opere eseguite in collaborazione con il fratello Paolo nella chiesa di Santa Caterina d'Alessandria di Palermo.
^"ACCADEMIA DI SCIENZE LETTERE E BELLE ARTI DEGLI ZELANTI E DEI DAFNICI DI ACIREALE" - "Brevi note sulla pittura in Acireale", Elenco e dislocazione opere. [1]
Gioacchino Barbera, FILOCAMO, Antonio, in Dizionario biografico degli italiani, XLVII volume, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1997. URL consultato il 23-10-2013.
(IT) Caio Domenico Gallo, "Annali della città di Messina ... dal giorno di sua fondazione sino a tempi presenti", Tomo I, Messina, Francesco Gaipa, 1756.
(IT) Gaetano Grano, Philipp Hackert, "Memorie de' pittori messinesi e degli esteri che in Messina fiorirono dal secolo XII sino al secolo XIX", Messina, 1821.
(IT) Giuseppe Fiumara, "Guida per la città di Messina", Messina, 1841.
(IT) Giuseppe La Farina, "Messina e i suoi monumenti", Messina.
Gaetano Bongiovanni, Da Tancredi a Crestadoro: pittura del Settecento a Messina, in La pittura del Settecento a Reggio Calabria tra accademie e scuole, a cura di R. M. Cagliostro, M. Panarello, M. T. Sorrenti, Soveria Mannelli 2021, pp. 59–70.
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