Arrigo Serpieri
Arrigo Serpieri | |
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Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Economia nazionale | |
Durata mandato | 1º agosto 1923 – 3 luglio 1924 |
Predecessore | carica istituita |
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura e foreste con delega alla Bonifica integrale | |
Durata mandato | 12 settembre 1929 – 24 gennaio 1935 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Gabriele Canelli |
Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXX |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXVII, XXVIII, XXIX |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | laurea |
Arrigo Serpieri (Bologna, 15 giugno 1877 – Firenze, 29 gennaio 1960) è stato un economista, politico e agronomo italiano. Esperto di economia agraria, è stato sottosegretario del ministero dell'agricoltura e delle foreste durante il ventennio fascista.
È stato, inoltre, Presidente dell'Accademia dei Georgofili (1926-1944), Senatore dal 1939, Rettore dell'Università di Firenze dal 1937 al 1943.
Gli inizi
Nato a Bologna il 15 giugno 1877, condusse studi classici e frequentò la Scuola Superiore di Agricoltura di Milano, dove si laureò nel 1900 con una tesi sulla mezzadria. Sin dalla gioventù frequentò l'azienda dello zio a San Giorgio di Piano, che era ritenuta all'avanguardia per l'epoca. Inizialmente entrò nel corpo docente della scuola milanese come docente di estimo, ma presto, nel 1906 si trasferì a Perugia dopo aver vinto tramite concorso una cattedra presso la Scuola Superiore di Agricoltura di Perugia. Insegnò qui solo un anno, tornando a Milano l'anno seguente, quando ottenne la cattedra titolare nella sua scuola d'origine.
Le idee del Serpieri ebbero effetti determinanti sulla legislazione forestale e montana, ad iniziare dalla legge Luzzatti del 2 giugno 1910, che favorì la selvicoltura svincolandola dal mero intervento di riassesto idrogeologico.
Nel 1911 cominciò la sua collaborazione con le istituzioni ricevendo dal ministro dell'Agricoltura Raineri l'incarico di preparare una nuova legge forestale.
Nel 1912 il nuovo ministro dell'agricoltura Nitti gli affidò l’incarico di organizzare l'Istituto superiore forestale nazionale di Firenze che sostituì l'Istituto di Vallombrosa. L'ISFN, di cui il Serpieri fu Direttore e titolare della cattedra di Economia e Estimo Forestale, era l'unico centro di ricerca postuniversitario in ambito forestale e sotto la sua guida vi vennero prodotti testi fondamentali del settore. Il Serpieri conserverà questi incarichi fino al 1925 quando l’Istituto fu trasformato in Istituto superiore agrario e forestale e poi Facoltà di Agraria e Forestale.
L'amore per la montagna fu il principale movente dell'attività scientifica del Serpieri. Promosse lo sviluppo e il buon governo delle foreste coniugandoli con l'economia e le esigenze di vita della popolazione montanara. Era inoltre dell'opinione che il servizio forestale dovesse essere affidato a tecnici che avessero non solo una preparazione forestale, ma anche relativa all'agricoltura e all'economia montana, separando lo studio dei problemi di forestazione da quelli delle aree montane.
Durante la prima guerra mondiale si arruolò volontario nel Genio militare, come sottotenente, ma venne presto assegnato alla gestione dei servizi forestali e all'approvvigionamento, dove ottenne il grado di capitano per meriti di guerra e ricevette una croce di ferro. Nel 1919 a Parigi partecipò, in qualità di esperto, alle trattative internazionali per la determinazione dei danni di guerra.
Il periodo fascista
Di idee riformiste, si iscrisse al Partito Nazionale Fascista nel luglio 1923. Dal 1919 al 1935 gli fu attribuita la presidenza del Segretariato nazionale per la Montagna. A partire dal 1º agosto 1923 fu sottosegretario all'agricoltura nel Ministero della Economia nazionale, nel governo Mussolini, dove rimase fino al luglio 1924. Il suo apporto al T.U. Sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi e al Regio decreto-legge n. 3267 del 30 dicembre 1923 rettificò ulteriormente la Legge Forestale e rimase attuale fino alla revisione attuata nel 1952 (legge del 25 luglio 1952, n. 991, comunemente nota come "1ª legge sulla montagna") ad opera di Amintore Fanfani, che trasferì la competenza del patrimonio forestale dallo Stato alle Regioni.
Serpieri si operò per spingere lo Stato ad intervenire nel finanziamento del credito agrario, in modo da favorire gli investimenti e la contrazione di mutui per lo sviluppo delle imprese. Tentò di combattere il latifondo con l'omonimo decreto n. 753 del 18 maggio 1924, minacciando l'esproprio ai latifondisti che non avessero trasformato le loro fattorie in moderne aziende. Riformò l'organizzazione degli Istituti agrari, trasferendone le competenze al ministero dell'Economia (prima erano divisi tra Economia, Istruzione e Agricoltura) e creando anche gli Istituti tecnici agrari per la formazione di personale con qualifiche intermedie.
Nel 1924 fu eletto deputato alla Camera in Emilia nel listone fascista[1]. Era un sostenitore della piccola proprietà agraria e della competitività e riteneva che il futuro non sarebbe stato nel latifondo, ma nelle imprese indipendenti. Però nel 1927 "nel rispetto del ruolo dell'iniziativa privata, affermò la subordinazione del diritto di proprietà ai più complessivi interessi produttivistici sociali e territoriali della Nazione"[2].
Serpieri ebbe il grande merito di iniziare il processo di distinzione tra l'economia aziendale e la tecnica agraria, sino ad ora trattati parallelamente nei testi di agricoltura in modo approssimativo. Fu a tutti gli effetti il fondatore dell'economia agraria tant'è che fu presidente dell'Istituto nazionale di economia agraria dalla sua fondazione nel 1924. Presidente dell'Associazione nazionale dei consorzi di bonifica dal 1929 al 1935, fu anche uno dei principali fautori delle opere di bonifica compiute durante il ventennio. Fu considerato il padre del concetto di bonifica integrale e presiedette la commissione organizzatrice della 1ª Mostra nazionale delle Bonifiche che nel 1932 il regime organizzò in celebrazione del decennale della marcia su Roma.
Rieletto nel 1929 alla Camera, da quell'anno al 1935 fu sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura e foreste, con delega alla Bonifica integrale[3]. In questa veste, varò il Testo unico sulla bonifica integrale (Legge n. 215 del 13 febbraio 1933), dove definì il tipo di intervento statale nelle opere di bonifica e spinse in favore degli interventi necessari sulle aree montane; stabilì inoltre diverse forme di finanziamento, tra cui anche alcune a fondo perduto, e definì un piano integrato di costruzione di opere edili e di servizi necessari allo sviluppo del paese. La bonifica prese avvio, risultando particolarmente incisiva nelle Paludi pontine, meno nel Meridione, che più di altre aree ne aveva bisogno. L'iniziativa andava a colpire gli interessi di numerosi ricchi proprietari terrieri, influenti in politica, che portarono all'emarginazione di Serpieri all'interno delle gerarchie del governo. Il successivo aumento delle spese belliche rappresenterà un altro freno alla realizzazione dell'ambizioso progetto.[4] Nel 1934 tornò ancora alla Camera del Regno[5].
Serpieri è uno dei padri della bonifica del Tavoliere delle Puglie e delle Paludi pontine. Lasciato il governo nel 1935, anche per l'ostilità della destra agraria del partito, nel 1937 divenne Rettore dell'Università di Firenze dal 1937 al fino al 29 luglio 1943.
Nel 1939 fu nominato dal re Senatore del Regno nella XXX Legislatura, dove fu vicepresidente della Commissione agricoltura[6]. Nel 1939 fu anche insignito del Premio Mussolini dell'Accademia d'Italia. Serpieri appoggiò anche la costituzione dell’Ente di colonizzazione del latifondo siciliano, che operò tra il 1939 e il 1943 contro il potere dei grandi proprietari.
In ottemperanza con le leggi razziali, fece espellere dall'Università di Firenze 42 tra docenti ed assistenti, tra cui gli ordinari Attilio Momigliano, Ludovico Limentani e Riccardo Dalla Volta, poiché ritenuti di razza ebraica dal regime fascista.[7][8]
Fedele a Mussolini, dopo l'armistizio di Cassibile aderì alla Repubblica Sociale Italiana[9].
Nel dopoguerra
Dopo la guerra fu dichiarato decaduto dal Senato ed epurato dall'università. Ebbe un ruolo politico secondario, con cui combatté aspramente le politiche agricole del Mercato Europeo Comune (MEC). Nel 1946 per l'Inchiesta sull'economia italiana per la Costituente fu interrogato dalla commissione, esprimendo il suo parere.[10] Continuò i suoi studi e l'insegnamento a partire dal 1947, quando fu riammesso all'università, fino al 1952[11], anno in cui fu nominato Professore Emerito.
Nel 1951 venne eletto, per meriti speciali, tra i primi soci dell'Accademia italiana di scienze forestali di Firenze.
Nel 1954 vinse il premio Marzotto per la sezione Agraria e alimentazione.
Morì a Firenze il 30 gennaio 1960 dopo che una terribile malattia lo aveva immobilizzato e privato della parola per tre anni.
Biblioteca personale
I libri, gli estratti da riviste, i fascicoli di periodici, gli opuscoli che costituirono materiale di studio e di lavoro di Arrigo Serpieri durante gli anni trascorsi all'Istituto Superiore Forestale di Firenze sono conservati[12] presso la sede di Agraria della Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Università degli Studi di Firenze.
Opere
- Studio sul vigneto specializzato nel basso Bolognese; 1901.
- Il contratto agrario e le condizioni dei contadini nell'alto Milanese; 1910.
- Le proposte di modificazione alla legge forestale; 1911.
- La guerra e la crisi del legname in Italia; con G. Segale; 1916.
- Il legno greggio; con G. Segale; 1917.
- Programma di indagine economico-agraria; con V. Peglion; 1918.
- Il metodo di stima dei beni fondiari; 1917
- Per l'approvvigionamento del legname nel dopoguerra; 1919.
- Le montagne, i boschi, i pascoli; 1920.
- Studi sui contratti agrari; 1920.
- Le agitazioni dei contadini nell'Italia settentrionale e centrale e la riforma dei patti agrari; 1920.
- Per un'organica illustrazione della montagna italiana - Esperimenti di statistica forestale; 1921.
- La politica agraria del governo nazionale; 1924.
- La politica agraria in Italia ed i recenti provvedimenti legislativi; 1925.
- Guida a ricerche di economia agraria; 1929.
- Problemi della terra nell'economia corporativa; 1929.
- La bonifica integrale; 1930.
- La guerra e le classi rurali italiane; 1930.
- Fra politica ed economia rurale; 1934.
- La bonifica delle terre; 1937.
- La riforma agraria in Italia; 1946.
- Istituzioni di economia agraria, 1947
- Principi di economia politica, 1947
- La legislazione sulla bonifica; 1948.
- Le cooperative agricole per la conduzione dei terreni in Italia; con U. Sorbi, 1955.
- Istituzioni di Economia agraria 1956.
- Scritti giornalistici 1947-1958, 1971
Note
- ^ Arrigo Serpieri: XXVII Legislatura del Regno d'Italia / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico
- ^ Mostra virtuale Sistema Bibliotecario di Ateneo, Università di Firenze "Il Fondo "Arrigo Serpieri: una selezione di documenti"
- ^ I Governo Mussolini / Governi / Camera dei deputati - Portale storico
- ^ Pasquale Villani, L'età contemporanea, il Mulino, Bologna, 1983, 1993, ISBN 88-15-02704-1, p. 397.
- ^ Arrigo Serpieri: XXIX Legislatura del Regno d'Italia / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico
- ^ http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/d973a7c868618f05c125711400382868/05c2b604c350db6c4125646f00608c14?OpenDocument
- ^ Giovanna Bencistà, Silvano Priori e Giovanni Verni (a cura di), Ebrei a Firenze 1938-1944 persecuzione e resistenza, Firenze, Amministrazione Provinciale di Firenze, p. 22.
- ^ (EN) Mario Avagliano e Marco Palmieri, Di pura razza italiana, Baldini & Castoldi, 20 novembre 2013, ISBN 9788868656218. URL consultato il 23 giugno 2017.
- ^ Renzo De Felice, Mussolini l'alleato, vol. II "La guerra civile (1943-1945)", Einaudi, Torino, 1997, p. 112n
- ^ Inchiesta del Ministero per la Costituente sull'Economia Italiana Rivista I tempi della terra, su itempidellaterra.org. URL consultato il 23 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018).
- ^ SERPIERI, Arrigo in “Enciclopedia Italiana - III Appendice” – Treccani
- ^ Fondo Arrigo Serpieri, su sba.unifi.it, Università degli studi di Firenze. Fondi e collezioni speciali del Sistema bibliotecario di Ateneo. URL consultato il 22 agosto 2018.
Bibliografia
- Giancarlo Di Sandro, Arrigo Serpieri: tra scienza e praticità di risultati. Dall'economia agraria alla bonifica integrale per lo sviluppo del paese, Franco Angeli, 2015
- Mario Dini, Arrigo Serpieri. In: L'Università degli Studi di Firenze fra istituzioni e cultura nel decennale della scomparsa di Giovanni Spadolini: atti del convegno di Studi, Firenze, 11-12 ottobre 2004, a cura di S. Rogari, Firenze University Press, 2005, pp. 65-99
- Mario Dini, Arrigo Serpieri: una vita per l'agricoltura e le foreste (gli anni degli inizi e quelli dal 1912 al 1936). In: 1913-2013: 100 anni di studi agrari e forestali nella Villa Granducale delle Cascine a Firenze, a cura di Giuseppe Surico, Firenze University Press, 2013, pp. 23-43
- Antonio Gabbrielli (a cura di), Su le orme della cultura forestale: i maestri Archiviato il 20 dicembre 2021 in Internet Archive., "Annali accademia italiana di scienze forestali", v. 54 (2005), pp. 104-222
- Fabrizio Marasti, Il fascismo rurale. Arrigo Serpieri e la bonifica integrale, Settimo Sigillo, Roma 2001
- Giuseppe Surico, Il Regio Istituto Superiore Forestale Nazionale delle Cascine dal 1914 al 1935. In: 1913-2013: 100 anni di studi agrari e forestali nella Villa Granducale delle Cascine a Firenze, a cura di Giuseppe Surico, Firenze University Press, 2013, pp. 9-21
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Collegamenti esterni
- Serpieri, Arrigo, su archivi.unifi.it. URL consultato il 22 dicembre 2021
- Serpièri, Arrigo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- SERPIERI, Arrigo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Anna Maria Ratti, SERPIERI, Arrigo, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Serpièri, Arrigo, su sapere.it, De Agostini.
- Simone Misiani, SERPIERI, Arrigo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 92, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- Opere di Arrigo Serpieri, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Arrigo Serpieri, su Open Library, Internet Archive.
- Arrigo Serpieri, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- SERPIERI Arrigo, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
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Pittura | 1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman |
Letteratura | 1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone |
Letteratura per ragazzi | 1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
Filologia | 1952 Margherita Guarducci |
Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone |
Musica | 1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
Economia | 1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno |
Teatro | 1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg |
Giornalismo | 1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini |
Premio Editoriale | 1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
Storia e Filosofia | (S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo |
Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco |
Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma |
Premio Internazionale delle Culture | 1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa |
Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi |
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