Dario Valori

Niente fonti!
Questa voce o sezione sugli argomenti giornalisti italiani e politici italiani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Abbozzo giornalisti italiani
Questa voce sugli argomenti giornalisti italiani e politici italiani è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti dei progetti di riferimento 1, 2.
Abbozzo politici italiani
Dario Valori

Segretario del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria
Durata mandatoottobre 1971 –
luglio 1972
PredecessoreTullio Vecchietti
SuccessoreCarica sciolta[1]

Vicepresidente del Senato della Repubblica
Durata mandato5 luglio 1976 –
11 luglio 1983
PresidenteAmintore Fanfani
Tommaso Morlino
Vittorino Colombo

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato5 giugno 1968 –
20 marzo 1984
LegislaturaV, VI, VII, VIII, IX
Gruppo
parlamentare
V: Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria
VI-IX: Comunista
CircoscrizioneUmbria
CollegioV-VI: Perugia II
VII-VIII: Città di Castello
IX: Orvieto
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato12 giugno 1958 –
4 giugno 1968
LegislaturaIII, IV
Gruppo
parlamentare
- PSI (fino al 21/01/1964)
- PSIUP (dal 21/01/1964)
CircoscrizionePerugia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSI (fino al 1964)
PSIUP (1964-1972)
PCI (1972-1984)
Titolo di studioLaurea in lettere
ProfessioneGiornalista

Dario Valori (Milano, 6 luglio 1925Roma, 20 marzo 1984) è stato un giornalista e politico italiano.

Biografia

Dario Valori oratore ad un incontro della Gioventù Socialista nel 1951.

Proveniente dalla gioventù socialista, verso la fine del 1947 è eletto nella segreteria di Alleanza Giovanile, la formazione politica costituita da giovani comunisti, socialisti e indipendenti che si rispecchierà poi nel cartello elettorale del Fronte Democratico Popolare alle elezioni politiche del 1948.

Dal 1948 al 1953 dirige, insieme a Gillo Pontecorvo prima, e a Ugo Pecchioli poi, il settimanale social-comunista Pattuglia.

Già nella corrente di sinistra del PSI, nel giugno 1963 entra nell'esecutivo nazionale. Nel gennaio 1964 aderisce al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria di Tullio Vecchietti, entrando nel comitato centrale e diventandone segretario da ottobre 1971 a luglio 1972, succedendo a Vecchietti.

Dopo lo scioglimento del PSIUP al IV congresso del 13 luglio 1972, conseguente alla sconfitta nelle elezioni politiche del 1972, Valori confluisce nel Partito Comunista Italiano.

È stato deputato nella III e nella IV legislatura (restando in carica dal 1958 al 1968) e poi ininterrottamente senatore nella V, VI, VII, VIII e IX legislatura.

Muore il 20 marzo 1984, all'età di 59 anni da senatore in carica[2]

Note

  1. ^ Partito confluito nel PCI
  2. ^ Dario Valori, su storia.camera.it.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dario Valori

Collegamenti esterni

  • Dario Valori, su storia.camera.it, Camera dei deputati. Modifica su Wikidata
  • Dario Valori (V legislatura della Repubblica Italiana) / VI legislatura / VII legislatura / VIII legislatura / IX legislatura, su Senato.it, Parlamento italiano. Modifica su Wikidata
  Portale Biografie
  Portale Editoria
  Portale Politica
  Portale Socialismo