Davagna

Davagna
comune
Davagna – Stemma
Davagna – Bandiera
Davagna – Veduta
Davagna – Veduta
Panorama di Davagna
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoIvano Chiappe (lista civica di centro-sinistra Davagna idee in comune) dal 27-5-2019
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°28′00.97″N 9°05′23.51″E / 44.466936°N 9.089864°E44.466936; 9.089864 (Davagna)
Coordinate: 44°28′00.97″N 9°05′23.51″E / 44.466936°N 9.089864°E44.466936; 9.089864 (Davagna)
Altitudine552 m s.l.m.
Superficie20,53 km²
Abitanti1 824[1] (31-5-2022)
Densità88,85 ab./km²
FrazioniCanate, Calvari, Davagna, Marsiglia, Moranego, Rosso, Scoffera
Comuni confinantiBargagli, Genova, Lumarzo, Montoggio, Torriglia
Altre informazioni
Cod. postale16022
Prefisso010
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010021
Cod. catastaleD255
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 369 GG[3]
Nome abitantidavagnini
Patronosan Pietro
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Davagna
Davagna
Davagna – Mappa
Davagna – Mappa
Posizione del comune di Davagna nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale
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Davagna (Dägna in ligure[4], Rosso fino al 1891) è un comune italiano di 1 824 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Geografia fisica

Il territorio comunale è situato a nord-est di Genova, principalmente sulla sponda destra dell'alta val Bisagno (mentre sulla sponda sinistra sorge Bargagli).

Attraverso il passo della Scoffera (674 m s.l.m.) è possibile il collegamento viario tra le valli del torrente Bisagno e del fiume Scrivia; il passo fu un'antica via di comunicazione tra la costa ligure e la pianura Padana soprattutto per i traffici commerciali. Il passo costituisce anche una tappa dell'Alta Via dei Monti Liguri. Attraverso la galleria di Boasi è possibile il collegamento con la val Fontanabuona.

Nel territorio sono comprese alcune vette minori dell'Appennino ligure, quali il monte Candelozzo (1036 m), il monte Carmo (1012 m), il monte Bastia Sud (988 m), il monte Dragonat (988 m), il monte Spina (984 m), il monte Zuccarello (939 m), il monte Lago Est (899 m), il Bric d'Orio (863 m), il monte Prati di Capenardo (854 m), il monte Castelluzzo (850 m), il monte Pertegone (756 m), il monte Calvari (711 m), il colle Boasi (683 m).

Storia

Ponte Cavassolo

Le origini antiche del comune sono testimoniate dalla presenza del toponimo del capoluogo, e di diverse sue frazioni, in numerosi documenti a partire dal 916, soprattutto in alcuni atti ecclesiastici. In particolare Calvari viene spesso nominata come crocevia per il trasporto lungo il torrente Bisagno del legno di castagno verso Genova per la costruzione delle navi.

Nel periodo longobardo Davagna fu sottoposta alla giurisdizione ecclesiastica dell'abbazia di San Colombano di Bobbio.

L'importanza acquisita nei secoli dal comune è anche data dalla sua posizione: il comune, infatti, è posto lungo la via dell'antico acquedotto genovese che riforniva il capoluogo regionale.

All'inizio del XIX secolo, nell'aprile del 1800, Davagna fu teatro di una sanguinosa battaglia tra Francesi e Austriaci.

Nel 1797 con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento del Bisagno, con capoluogo San Martino d'Albaro, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, l'allora municipalità denominata Rosso divenne uno dei centri principali del V cantone (capoluogo Santa Maria di Bargagli) della giurisdizione del Bisagno e dal 1803 centro principale del V cantone del Bisagno nella giurisdizione del Centro. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nell'XI mandamento di Torriglia del circondario di Genova dell'allora provincia di Genova.

Nel 1891 assunse l'odierna denominazione di Davagna[5], contemporaneamente alla costruzione di strade provinciali per il raggiungimento di tutte le frazioni e località di Davagna.

Dal 1973 fino al 1º gennaio 2009 ha fatto parte della Comunità montana Alta Val Trebbia.

Simboli

Stemma

«D'azzurro, al leone d'argento con un giglio d'oro nella zampa anteriore destra. Scudo sormontato da una corona formata da un cerchio di muro in oro, con quattro porte, sormontato da otto merli, uniti da muriccioli di colore argento. Ornamenti esteriori da comune.[6]»

Lo stemma è stato concesso con il regio decreto del 27 maggio 1894.[7][6]

Gonfalone

«Drappo di rosso…[6]»

Monumenti e luoghi d'interesse

La chiesa di San Pietro Apostolo

Architetture religiose

  • Chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo nel capoluogo. L'attuale costruzione è databile al XVIII secolo quando furono invertiti il coro e l'ingresso e la nuova divisione in tre navate.
  • Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea nella frazione di Calvari.
  • Chiesa parrocchiale di Santo Stefano nella frazione di Rosso. Tracce dell'antico impianto romanico sono visibili nella parte absidale.
  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nella località di Marsiglia. Citata già nel 1213 all'interno sono conservate le reliquie di san Celestino e una croce argentea, portata solennemente in processione durante le festività religiose, riscatta dalla popolazione durante l'invasione dell'esercito napoleonico nel 1798.
  • Chiesa parrocchiale di San Colombano Abate nella località di Moranego.
  • Santuario di Nostra Signora della Vittorie presso il passo della Scoffera.
  • Cappella di San Bernardo nella località di Capenardo a ridosso del monte Candelozzo.
  • Cappella di San Nicolò nella località di Dercogna. Edificata nel medioevo fu ricostruita dal parroco locale nel 1937.
  • Cappella del Sacro Cuore di Gesù nella località di Paravagna-Sottana.

Architetture civili

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nella località di Marsiglia

Le vestigia dell'acquedotto storico di Genova con il ponte a schiena d'asino e il ponte-canale a sei arcate in località Presa e Cavassolo.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Davagna sono 102[9].

Geografia antropica

Il territorio del comune è costituito da quattro ambiti territoriali quali Davagna Capoluogo, Rosso, Calvari e Moranego per un totale di 20,53 km2; tali frazioni comprendono ulteriori località quali Capenardo, Paravagna, Piancarnese, Sottana e Villamezzana (Davagna Capoluogo); Dercogna, La Presa e Meco (Rosso); Canate, Cavassolo, Marsiglia e Scandolaro (Calvari); Bregallo, Scoffera, Sella e Sottocolla di Boasi (Moranego)[10].

Confina a nord con il comune di Montoggio, a nord-est con il comune di Torriglia, a sud con Bargagli, ad ovest con Genova e ad est con Lumarzo.

Frazioni

Nel territorio del comune si trova, nella valle omonima, la frazione di Canate[11], costituita da una cinquantina di case e totalmente abbandonata per anni. Può essere raggiunta dal ponte di Cavassolo o percorrendo una mulattiera che inizia dalla località di Marsiglia e conduce a San Martino di Struppa.

Questa frazione, risalente al XII secolo, fu teatro, nel 1944, di un incendio per rappresaglia dei nazi-fascisti, come ricorda una lapide apposta dalla "Brigata volante Severino" della Divisione Garibaldi "Cichero".

Economia

La galleria del passo della Scoffera sulla SS 45

L'economia del comune si basa principalmente sulla produzioni agricola e su quella industriale.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Il centro di Davagna è attraversato principalmente dalla strada provinciale 14 di Davagna che gli permette il collegamento stradale con Genova a sud ovest. Nei pressi del bivio tra la strada provinciale 226 e la strada statale 45 un'altra provinciale, la SP 62 "Franco Rolandi", permette il collegamento tra Davagna e Torriglia.

Mobilità urbana

Dal quartiere genovese di Prato un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Davagna e per le altre località del territorio comunale.

Amministrazione

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
16 giugno 1985 2 giugno 1990 Ernesto Drago Partito Comunista Italiano Sindaco
4 giugno 1990 24 aprile 1995 Ernesto Drago Partito Democratico della Sinistra Sindaco
7 maggio 1995 14 giugno 1999 Giovanni Battista Cravino lista civica di centro-sinistra Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Candido Claudio Cevasco Insieme per Davagna
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Candido Claudio Cevasco Insieme per Davagna
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Valter Ricci Davagna di tutti
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Romildo Malatesta Davagna di tutti
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Ivano Chiappe Davagna idee in comune
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco [12]

Sport

Calcio

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ I toponimi dialettali sono citati nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Regio decreto 26 marzo 1891, n.
  6. ^ a b c Comune di Davagna – (GE), su AraldicaCivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  7. ^ Davagna, su Archivio Centrale dello Stato.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 12 ottobre 2021.
  10. ^ Fonte dallo Statuto Comunale
  11. ^ Approfondimenti sulla frazione di Canate
  12. ^ in quota PD

Bibliografia

  • R. Zanussi San Colombano d'Irlanda Abate d'Europa - Ed. Pontegobbo
  • Giovanni Ferrero, Genova - Bobbio: frammento di un legame millenario, 2003.
  • A.Maestri. Il culto di San Colombano in Italia. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
  • Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su comune.davagna.ge.it. Modifica su Wikidata
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