Economia comportamentale

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L'economia comportamentale[1] (in inglese behavioral economics[2]) è una branca interdisciplinare comune alla psicologia e all'economia, che studia l'influenza dei fattori psicologici, emotivi, culturali e sociali sulle decisioni economiche (individuali e istituzionali), con gli strumenti di cui dispongono le scienze psicologiche.

Descrizione

Introducendo il fattore irrazionalità nelle scienze economiche, non considerato dall'economia classica.[1][2]

Un esempio di fenomeno studiato nell'economia comportamentale è il cosiddetto sconto iperbolico: dati due beni di uguale valore si attribuisce un valore minore a quello che si otterrà in un futuro più lontano.[3]

Note

  1. ^ a b Economia comportamentale, in Dizionario di medicina, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
  2. ^ a b Behavioral economics, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 giugno 2021.
  3. ^ Bias del presente, su State of Mind - Il giornale delle scienze psicologiche, Studi Cognitivi S.p.A., 10 luglio 2023. URL consultato il 27 giugno 2021.

Bibliografia

  • (EN) Charles A. Holt, Markets, games, and strategic behavior. An Introduction to Experimental Economics, Princeton, Princeton University Press, 2019, ISBN 978-06-91179-24-7, LCCN 2018933742.

Voci correlate

  • Teoria dei giochi
  • Finanza comportamentale
  • Homo oeconomicus
  • Neuroeconomia
  • Teoria del prospetto

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