3000V=(tratta Palermo Centrale - Cinisi-Terrasini)
Diramazioni
Piraineto-Palermo Aeroporto (4 km)
Ferrovie
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La ferrovia Palermo-Trapani è l'ideale prosecuzione a ovest della linea costiera Messina-Palermo e collega i due capoluoghi di provincia. Il tratto fra Alcamo Diramazione e Trapani (via Milo) è sospeso all'esercizio a causa di lavori di ammodernamento[1]. Resta in funzione la più lunga via passante da Castelvetrano per il collegamento delle città di Trapani e Palermo.
La ferrovia da Palermo per Trapani, della lunghezza di 125,17 km, via Milo e Calatafimi, venne inaugurata il 15 settembre 1937, quando venne aperto all'esercizio il tratto di linea, di 47 km, tra Alcamo Diramazione, Milo e Trapani, lungamente atteso[2].
I lavori erano iniziati qualche anno prima, con l'apertura, il 1º giugno 1880, del primo tragitto dalla nuova stazione di Palermo Lolli a Partinico. Un mese dopo, si inaugurava il tratto a sud, collegando Trapani a Castelvetrano. Nel marzo del 1881, la linea ferrata collegava Partinico con Castellammare del Golfo e, infine, il 5 giugno 1881, veniva aperto al traffico ferroviario il percorso trasversale Castellammare del Golfo-Castelvetrano.
La linea completa risultava così di 194,314 km e, fino al 1885, rappresentava un terzo della rete isolana. Il tracciato seguiva la costa da Palermo fino ad Alcamo, raggiungeva - puntando a sud verso l'interno - Mazara del Vallo e da qui riprendeva a correre lungo la costa fino a Marsala e a Trapani. Quella tra Palermo e Trapani non era però la via più breve: lo scopo della ferrovia non era quello di collegare i due capoluoghi quanto quello commerciale di far giungere a Palermo il pesce di Mazara del Vallo e i vini di Marsala. Il traffico viaggiatori tra le località estreme era sempre scarso: solo le pessime condizioni dei collegamenti stradali spingevano, chi non poteva farne a meno, a fare l'intero viaggio che durava oltre 10 ore. Fino al 1907, inoltre, non vi era collegamento diretto, per i viaggiatori, tra la stazione terminale della linea Palermo Lolli e la stazione di Palermo Centrale, in quanto le due compagnie ferroviarie erano diverse e nessun accordo era stato previsto al riguardo.
Con il passaggio alle Ferrovie dello Stato, venne progettato il tratto di raccordo e, solo in epoca fascista, si realizzò anche il collegamento più breve, di 47 km, che permetteva l'accorciamento della distanza ferroviaria tra i due capolinea, di oltre 70 km. Il progetto, con la tariffa dei prezzo concordati e col Capitolato Speciale d’Appalto, fu approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici il 30 agosto 1930.
Nel dicembre dello stesso anno, il Ministero delle Comunicazioni dispose la consegna dei lavori alla società concessionaria della costruzione di tutte le ferrovie ricadenti nelle province di Caltanissetta, Trapani e Palermo.
Successivamente, nell’ottobre 1932, si avviarono i lavori per il tronco Ponte Bagni-Bruca e nel novembre del 1933 per il tronco Bruca-Fulgatore.
Grazie ad uno sforzo affannoso da parte della ditta costruttrice e dell’Ufficio Dirigente, si arriva alla meta con alcuni giorni di anticipo, tanto che dei treni militari transitano sulla nuova linea tra il 14 luglio e il 18 agosto 1937. Il duce Benito Mussolini inaugura la tratta che costituisce «una delle maggiori opere che il Fascismo ha dato alla Sicilia». La nuova tratta comprendeva le stazioni di Calatafimi, Bruca, Ummari, Fulgatore, Erice-Napola, Milo e la fermata di Segesta Tempio[2].
Il lungo passante traeva, fino a tempo addietro, una certa quantità di traffico viaggiatori e merci, dalla ferrovia Castelvetrano-Porto Empedocle chiusa all'esercizio nel 1987; in seguito a ciò, si è notevolmente ridotto il già poco consistente utilizzo della linea tra Alcamo e Castelvetrano.
Il 4 ottobre 2010, la tratta da Palermo Centrale a Palermo Notarbartolo venne interrotta per i lavori di raddoppio del binario e parziale interramento della sede[6]. La tratta venne riaperta il 29 dicembre 2011[7].
Il 25 febbraio 2013, poco dopo le ore 14:00, la circolazione fu sospesa, a tempo indeterminato, tra le stazioni di Alcamo Diramazione e Trapani, a causa di alcuni smottamenti di terreno che interessarono anche la massicciata ferroviaria,[8] istituendo autoservizi sostitutivi, mentre i treni per il capoluogo vennero instradati sul percorso più antico e lungo via Castelvetrano. RFI comunicò l'intenzione di ripristinare la relazione quanto prima,[9] avviando il programma di potenziamento, già previsto dal 2003, dell'intera linea Palermo-Trapani via Milo[8].
Progetti di ripristino ed elettrificazione
Sono in corso, da parte di RFI, i lavori di ripristino del più rapido collegamento "via Milo" secondo quanto segue: il progetto definitivo delle opere civili, del costo di 144 milioni di euro, è stato completato e sottoposto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 13/02/2019, che lo ha in seguito approvato[10]; l'istanza di verifica di assoggettabilità a VIA è stata presentata l'ottobre del 2019 al Ministero dell'Ambiente, che si è espresso con parere favorevole nel dicembre del 2020[11]; la Conferenza dei Servizi si è positivamente conclusa nel luglio del 2021[12]; la gara è stata aggiudicata in data 17 febbraio 2022 e i lavori inizieranno entro la fine del 2023[13]. Stanti i circa 3 anni necessari a completarne il ripristino, si prevede di riaprire la linea nel 2026.
È inoltre finanziato, con 85 milioni di euro (di cui 64 a valere sul PNRR), il completamento dell'elettrificazione tra Cinisi-Terrasini e Trapani, sempre sulla relazione diretta "via Milo"[14]. L'intervento si estende per 87 km e prevede la costruzione di quattro nuove sottostazioni elettriche per l'alimentazione dei convogli. In data 7/4/2021 è stata presentata al Ministero dell'Ambiente l'istanza e conseguentemente è stata esclusa dalla assoggettabilità a VIA l'opera[15]. Successivamente, in data 15/12/2022 è stata pubblicata la gara d'appalto dell'opera e i lavori inizieranno entro la fine del 2023. La costruzione (in due lotti) terminerà presuntivamente nel 2027 [16].
Principale beneficio di questi interventi di potenziamento è un ipotizzato tempo di percorrenza minimo tra Palermo e Trapani (via Milo) di 1h e 30m con 3 fermate intermedie, circa 50’ in meno rispetto all’attuale itinerario (via Castelvetrano), che porrebbe il treno in concorrenza con gli attuali collegamenti su gomma, che impiegano circa 2 ore.
Caratteristiche
La pendenza massima è del 22 per mille tra le stazioni di Salemi-Gibellina e Castelvetrano; fra Trapani e Palermo per la via diretta si incontra il 19 per mille fra le stazioni di Trappeto e Partinico. La velocità massima è di 125 km/h in due brevi tratti di circa tre chilometri ciascuno tra Capaci e Carini e tra Carini e Piraineto, ma la velocità della linea è mediamente compresa tra 80 e 90 km/h.
Dal 22 febbraio 2008,[17] sono in corso lavori di potenziamento infrastrutturale nella tratta che va da Punta Raisi a Palermo Centrale del nodo ferroviario, nel quale sono coinvolte le linee Palermo-Messina e quella per Trapani.
Il piano prevede il raddoppio dei 30 km tra la stazione centrale e la diramazione per l'aeroporto di Palermo-Punta Raisi e l'interramento di 7 km di questo percorso. Il percorso comprende 17 stazioni e 22 fermate.
Il 9 agosto 2018 venne riattivata per collaudo la tratta da Palermo Notarbartolo a Isola delle Femmine, completamente ricostruita e parzialmente interrata; la nuova tratta fu attivata, provvisoriamente, a semplice binario da Palazzo Reale-Orleans a Palermo San Lorenzo e a doppio binario da quest'ultima stazione a Isola delle Femmine.[18]
L'apertura al pubblico è avvenuta il 7 ottobre 2018.
^abcFerrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 56, 1941.
^Novità a Palermo, in "I Treni" n. 228 (luglio 2001), p. 4.
^Minari, op. cit., p. 31
^Lavori a Palermo, in "I Treni" n. 331 (novembre 2010), p. 5
^"Notizia flash", in "I Treni" n. 345 (febbraio 2012), p. 5
^abalcamo-trapani via milo | Comitato Pendolari Siciliani, su comitatopendolari.it. URL consultato il 13 settembre 2015.
^I vertici delle Ferrovie sostengono il ripristino della tratta Palermo - Trapani via Milo, su TP24.it. URL consultato il 13 settembre 2015.
^Ripristino della linea Palermo – Trapani via Milo - la conferenza del C.I.F.I., su siciliaintreno.org. URL consultato il 6 agosto 2019.
^Progettazione definitiva delle opere civili ed armamento per il ripristino della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo - Documentazione - Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - VAS - VIA - AIA, su va.minambiente.it. URL consultato il 24 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2021).
^Esito Conferenza di Servizi, su mit.gov.it. URL consultato il 10 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2021).
^Ferrovia Palermo- Trapani via Milo, aggiudicato il ripristino, su www.primapaginatrapani.it. URL consultato il 20 gennaio 2024.
^RFI: soddisfazione per 77 milioni fondi PON ferrovie in Sicilia. Proficua collaborazione con MIT, su Ferpress, 9 dicembre 2019. URL consultato il 10 luglio 2021.
^Progetto definitivo della elettrificazione della linea ferroviaria Palermo-Trapani Via Milo - Documentazione - Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali - VAS - VIA - AIA, su va.minambiente.it. URL consultato il 10 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2021).
^ Redazione, Via libera dalla giunta Schifani per la linea ferroviaria Cinisi-Alcamo-Trapani, su Live Sicilia, 2 dicembre 2022. URL consultato il 3 dicembre 2022.
^Inaugurati i lavori del passante ferroviario rosalio.it[collegamento interrotto]
^abcRete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale PA 9/2018, su donet.rfi.it. URL consultato il 7 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2018).
^Rete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale PA 11/2015.
^abRete Ferroviaria Italiana, Circolare territoriale PA 1/2016.
^attiva come uscita di emergenza
^RFI - CT PA 22/2021
^Ordine di Servizio n. 46 del 1939
^Ordine di Servizio n. 68 del 1949
Bibliografia
Rete Ferroviaria Italiana. Fascicolo linea 158
Marco Minari, Treni in aeroporto, in "I Treni" n. 280 (aprile 2006), pp. 28–32.
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla ferrovia Palermo-Trapani
Collegamenti esterni
Galleria fotografica con scorci di varie linee siciliane, su trenisicilia.altervista.org. URL consultato il 18 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
Sito sulla storia delle linee ferroviarie della Sicilia dall'unità d'Italia ai giorni nostri, su digilander.iol.it.
Treni e cartoline di Sicilia: foto di linee e rotabili siciliani*
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