Giovanni Coda

Giovanni Coda

Giovanni Coda (Cagliari, 19 gennaio 1964) è un regista, sceneggiatore e fotografo italiano.

Biografia

Nasce il 19 gennaio 1964 a Cagliari. Dopo gli studi all'Università di Cagliari si trasferisce in Spagna per seguire il Master in Fotografia dell'Idep – Escuela de Fotografía IDEP de Barcelona. Dal 1996 dirige il V-art (Festival Internazionale Immagine d'Autore) e nel 2005 cura la Rassegna audiovisiva del Festival di Musica Elettroacustica Confluencias di Huelva, Spagna. Ha al suo attivo installazioni di fotografia e videoarte in musei e gallerie di varie città tra cui Venezia (Biennale della videoarte), Tokyo (Ayoama University), Londra (Watermans Arts Centre), Parigi (Maison d'Italie), Madrid (Museo del Rejna Sofia), Milano (Biennale della Videoarte), Roma (Teatro Vittorio, Macro Asilo). Nel 2013 esordisce con il suo primo lungometraggio Il rosa nudo, proiettato in anteprima nazionale all'edizione 2013 del Torino GLBT Film Festival. Dal 2020 è consigliere e giurato dell’Advisory Council del Social Justice Film Festival & Institute di Seattle[1].

Filmografia

Regista

Lungometraggi
  • Il rosa nudo (2013)
  • Bullied to Death (2016)
  • Mark's Diary (2019)
  • Histoire d'une larme (2021)
  • La sposa nel vento (2022)
Cortometraggi
  • Ne Varietur (1991, 50’)
  • Il Lampadario (1994, 50’)
  • P-salm (1995, 5’)
  • L'attesa (1995, 45’)[2]
  • L'ombra del ricordo (1996, 45’)[3][4]
  • Heaven Heaven (1997, 15’)
  • InTollerance (1998, 1’)
  • Il passeggero (1998)[5]
  • Ombre (1998,15’)
  • Lìmites (1999, 10’)
  • Drawing (2000, 5’)
  • Serafina (2002, 18’)[6]
  • X-Vision (2002, 45’)
  • Diario (2002, 10’)
  • Inferno I (2002, 50’)
  • Other Body (2003, 30’)
  • Viaggio Per Caso (2003, 5’)
  • TVSet (2003, 5’)
  • Dentro una maschera (2003, 13’)
  • Inferno II (2003, 50’)
  • Jean (2003, 15’)
  • Paisaje de Guerra (2003, 25’)
  • WarDerLand (2004, 15’)
  • Inferno III (2004, 50’)
  • The Body (2004, 45’)
  • TVBody (2005, 15’)
  • It Won’t Stop (2005, 7’)
  • Il Trucco e l’Anima (2005, 30’)
  • One TV Hour (2005, 65’)
  • Solo (2005, 25’)
  • Soul Waters (2006, 15’)
  • Big Talk (2005, 65’)[7]
  • The Box Man (2008, 15’)
  • I racconti del mare (2009, 15’)
  • Cosa ti darò (2009, 20’)
  • Anime (2010, 20’)
  • Teresa (2011, 15’)
  • Brightness (2012, 22’)[8]
  • Xavier

Note

  1. ^ Social Justice Film Festival and Institute Advisory Council.. Consultato il 6 Marzo 2022.
  2. ^ Premio Miglior Cortometraggio Italiano, Migliore Fotografia e Miglior Montaggio al Festival Cinema Nikelodeon Spoleto 1995
  3. ^ Premio Fuji – Alia per il Miglior Cortometraggio Italiano al Festival di Arezzo Cittadella del Cinema Indipendente 1996.
  4. ^ Premio per la Miglior Fotografia Cinematografica al Madonie Film Festival 1996 di Palermo.
  5. ^ Il Passeggero (consultato in data 22-02-2014)
  6. ^ Premio Speciale della Giuria Festival del Cortometraggio Cagliari in Corto.
  7. ^ Big Talk - L'amor que desune Archiviato il 3 marzo 2016 in Internet Archive. (consultato in data 22-02-2014)
  8. ^ Brightness Archiviato il 16 febbraio 2015 in Internet Archive. (consultato in data 22-02-2014)

Bibliografia

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  • Il videoartista cagliaritano autore cult del cinema indipendente, La Nuova Sardegna (consultato in data 25-06-2016);
  • Il Corpo di Coda , Cinemecum (consultato in data 22-09-2013);
  • Il rosa nudo, La Repubblica.it -TrovaCinema (consultato in data 19-06-2013);
  • Maria Grosso, Florence Queer Festival. Liberatori, ironici, di inafferrabile sensualità, Alias supplemento de Il Manifesto, 02-11-2013 (consultato in data 06-01-2014);
  • "Il rosa nudo" di Giovanni Coda vince al Social Justice Film Festival di Seattle, cinemaitaliano.info (consultato in data 18-11-2013);
  • Marco Cocco, Giovanni Coda e i 25 anni di carriera, L'Unione Sarda (consultato in data 10-03-2019);
  • Andrea Minuz e Guido Vitiello (a cura di), Il rosa nudo: per una memoria dell'omocausto. Sulle orme di Pierre Seel,, in La Shoah nel cinema italiano, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2013, pp. 196-198, ISBN 978-88-498-3871-8.
  • “Mark’s Diary”, il film di Giovanni Coda su amore e disabilità, Il Messaggero (consultato in data 10-03-2019);
  • Elisabetta Randaccio, I colpi di Coda, Sardinia Post (consultato in data 10-03-2019);
  • Incontro con il cinema sardo a Roma: Giovanni Coda, Centro Sperimentale di Cinematografia (consultato in data 17-03-2019);
  • Giovanni Coda. Exposition Archiviato il 23 marzo 2019 in Internet Archive., Artecracy (consultato in data 17-03-2019);
  • Giovanni Coda, la forza delle immagini. Il regista protagonista con “Twenty five” alla Pinacoteca “Contini” di Oristano, La Nuova Sardegna (consultato in data 17-03-2019);
  • Mark’s Diary al Macro Asilo, Exibart (consultato in data 10-03-2019);
  • Monografica Giovanni Coda – Mark’s Diary[collegamento interrotto], Museo Macro, (consultato in data 10-03-2019);
  • Giovanni Coda | Video Exposition II Parte, Museo Macro, (consultato in data 10-03-2019);
  • FUORI NORMA - Focus su Giovanni Coda, Cinemaitaliano.info, (consultato in data 10-03-2019);

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