Harun Farocki

Harun Farocki

Harun Farocki (Nový Jičín, 9 gennaio 1944 – Berlino, 30 luglio 2014) è stato un regista, sceneggiatore, giornalista e autore teatrale tedesco.

Biografia

Nacque nel 1944 a Nový Jičín, che all'epoca e per ancora pochi mesi era parte della Germania, con il nome Neutitschein. Dopo studi di sociologia e giornalismo, frequentò la scuola di cinema Film- und Fernsehakademie Berlin.[1]

Si mise in evidenza alla fine degli anni sessanta con un cortometraggio di tipo sperimentale, Nicht löschbares Feuer, che attaccava frontalmente la guerra del Vietnam. A partire dagli anni settanta affiancò all'impegno nel cinema d'avanguardia il lettorato universitario, l'attività giornalistica per la rivista Filmkritik di cui fu direttore, la regia televisiva e teatrale, la scrittura di drammi radiofonici. Fu inoltre sceneggiatore per film altrui, in particolare collaborando abitualmente con il regista Christian Petzold.[1]

Nel suo cinema politico, provocatorio e spesso anti-narrativo, Farocki esplorò diverse tecniche espressive di avanguardia, come videoarte e video installazione.[1] Nel 2015 la Biennale di Venezia lo omaggiò con l'esposizione Atlante di Harun Farocki.[2], mentre l'anno successivo il 34° Torino Film Festival gli dedicò ad hoc la sezione Onde / Harun Farocki (dalla principale sezione Onde).

Dal 1993 al 1999, Farocki ha insegnato alla University of California, Berkeley. Successivamente, è stato professore all'Accademia d'Arte di Vienna. È morto improvvisamente il 30 luglio 2014, a 70 anni.

Filmografia parziale

Regista e sceneggiatore

  • Nicht löschbares Feuer (1969)
  • Die Arbeit mit Bildern (1974)
  • Einmal wirst auch Du mich lieben (1974)
  • Zwischen zwei Kriegen (1978)
  • Betrogen (1985)
  • Wie man sieht (1986)
  • Bilder der Welt und Inschrift des Krieges (1989)
  • Videogramme einer Revolution (1992)
  • Gefängnisbilder (2001)
  • Erkennen und verfolgen (2003)
  • Sauerbruch Hutton Architekten (2013)

Sceneggiatore

Note

  1. ^ a b c Hans-Michael Bock, Tim Bergfelder, The Concise Cinegraph: Encyclopaedia of German Cinema, Berghahn Books, 2009, pp. 116-7, ISBN 0-85745-565-6.
  2. ^ Elio Grazioli, Harun Farocki. Pensare con gli occhi, su Doppiozero, 7 aprile 2018. URL consultato il 9 settembre 2019.

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su harunfarocki.de. Modifica su Wikidata
  • (EN) Naomi Blumberg, Harun Farocki, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • (EN) Harun Farocki, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • Harun Farocki, su MYmovies.it, Mo-Net Srl. Modifica su Wikidata
  • (EN) Harun Farocki, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Harun Farocki, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (DEEN) Harun Farocki, su filmportal.de. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 14943226 · ISNI (EN) 0000 0001 2121 7346 · ULAN (EN) 500375238 · LCCN (EN) n98066757 · GND (DE) 119157152 · BNF (FR) cb13595313p (data) · J9U (ENHE) 987007424352405171 · NSK (HR) 000606237 · CONOR.SI (SL) 79962723
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