In Italia sono tutti maschi

In Italia sono tutti maschi
fumetto
Lingua orig.italiano
PaeseItalia
TestiLuca de Santis
DisegniSara Colaone
EditoreKappa Edizioni
1ª edizionesettembre 2008
Albiunico
Generestorico

In Italia sono tutti maschi è una graphic novel edita da Kappa Edizioni, nel settembre 2008, scritta da Luca de Santis e illustrata da Sara Colaone. Nel 2009 vince il premio Attilio Micheluzzi al Comicon di Napoli come "Miglior fumetto dell'anno"[1]. La graphic novel è stata tradotta in quasi tutta Europa: per il mercato francese, belga e canadese con il titolo "En Italie il n'ya que vrais hommes", Ed. Dargaud; per il mercato tedesco col titolo "Insel der Männer", Schreiber und Leser Ed.; per il mercato polacco col titolo “We Włoszech wszyscy są mężczyznami“, Centrala Edizioni; per il mercato spagnolo col titolo "En Italia son todos machos", Norma Editorial.

Trama

Racconta del confino degli omosessuali italiani durante il ventennio fascista e più precisamente l'ultimo anno di esilio (il 1939-1940) di un gruppo di uomini all'Isola di San Domino nell'arcipelago delle Tremiti. La storia del protagonista Antonio Angelicola detto "Ninella" e della sua mandata al confino, si intreccia - in un secondo piano temporale ambientato alla fine degli anni '80 - con quella del giovane documentarista Rocco. Le vicende e i personaggi raccontati nel libro sono tratte da storie vere e da persone realmente esistite. In particolare, la vicenda si basa su quella, realmente avvenuta, di Giuseppe B.[2], detto "Peppinella"[3].

Accoglienza

Il libro è uno dei più importanti esempi italiani di graphic novel che affrontano temi storici.[senza fonte]

Note

  1. ^ Un fumetto sugli omosessuali durante il fascismo: ce ne parla l'autore Luca De Santis, su queerblog.it, Queerblog, 7 maggio 2009. URL consultato il 5 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2010).
  2. ^ Manuela De Leonardis, in fumo_recensioni - In Italia sono tutti maschi, su exibart.com, Exibart, 18 febbraio 2009. URL consultato il 5 gennaio 2017.
  3. ^ Che è stato anche intervistato col suo vero nome nella docu-fiction di Gabriella Romano, Ricordare
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