Intercenales

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Le Intercenales sono dialoghi scritti da Leon Battista Alberti, destinati ad essere letti durante delle cene, che trattano di svariati argomenti. Tra questi viene raccontato un curioso viaggio nel "paese dei sogni", visto come "Alius et idem", un luogo uguale al nostro mondo dove si raccolgono le cose perse sulla Terra. Immagine simile alla Luna descritta da Ludovico Ariosto nell'Orlando furioso, dove Astolfo si reca per cercare il senno perso di Orlando.

Definite dall'autore "brevi composizioni da leggersi comodamente cenando", dedicate ad un medico chiamato Toscanelli, il tema dell'opera è il rapporto virtù-fortuna. La fortuna infatti resta più forte, sul piano pratico, della virtù. Ma l'uomo può sempre ricorrere alla propria "patientia" per sopportare ogni male.

Alcune di esse furono rinvenute e stampate solamente verso la fine del diciannovesimo secolo, altre ancora scoperte da Eugenio Garin nella biblioteca del convento di San Domenico a Pistoia e da lui pubblicate nel 1965.

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Note

Bibliografia

• Leon Battista Alberti, Intercenales, 1440.
• Eugenio Garin, Rinascite e rivoluzioni. Movimenti culturali dal XIV al XVIII secolo, Laterza, Roma-Bari 1975, pp. 131-196.
• Roberto Cardini, Le Intercenales di Leon Battista Alberti. Storia redazionale e ipotesi editoriale, in Leon Battista Alberti, Opere latine, a cura di Roberto Cardini, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 2010, pp. 169-200.
• Leon Battista Alberti, LEONIS BAPTISTE ALBERTI INTERCENALES, Firenze, Polistampa, 2022 (2 volumi, a cura di Roberto Cardini; traduzione in italiano di Maria Letizia Bracciali Magnini).