Je t'aime, je t'aime - Anatomia di un suicidio

Je t'aime, je t'aime - Anatomia di un suicidio
Titolo originaleJe t'aime, je t'aime
Paese di produzioneFrancia
Anno1968
Durata94 min
Rapporto1,66:1
Generefantascienza
RegiaAlain Resnais
SceneggiaturaJacques Sternberg, Alain Resnais (non accreditato)
ProduttoreMag Bodard
Casa di produzioneParc Films, Les Productions Fox Europa
FotografiaJean Boffety
MontaggioAlbert Jurgenson, Colette Leloup
MusicheKrzysztof Penderecki
Interpreti e personaggi
  • Claude Rich: Claude Ridder
  • Olga Georges-Picot: Catrine
  • Anouk Ferjac: Wiana Lust
  • Alain MacMoy: Il tecnico
  • Vania Vilers: L'autista
  • Ray Verhaeghe: Il tecnico
  • Van Doude: Jan Rouffer
  • Yves Kerboul: Tecnico al tavolo nero
  • Dominique Rozan: Il medico di Crespel / Dottor Haesserts
  • Annie Bertin: Giovane donna
  • Jean Michaud: Il direttore della centrale di diffusione
  • Claire Duhamel: Jane Swolfs
  • Bernard Fresson: Bernard Hannecart
  • Sylvain Dhomme: L'uomo che invita Ridder a cena
  • Irène Tunc: Marcelle Hannecart
  • Alain Robbe-Grillet: Un editore

Je t'aime, je t'aime - Anatomia di un suicidio è un film del 1968 diretto da Alain Resnais.

La pellicola di fantascienza, di produzione francese, è stata sceneggiata da Jacques Sternberg con il regista. Avrebbe dovuto essere presentata in concorso al Festival di Cannes del 1968[1], ma il festival venne cancellato in seguito allo sciopero generale che sconvolse la Francia nel maggio 1968 (Maggio francese).

Trama

Claude Ridder decide di suicidarsi in seguito ad una delusione amorosa. Fallito il tentativo scopre di essere stato scelto da alcuni scienziati per un esperimento particolare: il viaggio nel tempo. Claude acconsente, entra in una sorta di sfera uterina e viene mandato indietro nel tempo della propria vita. Inizialmente si ritrova su una spiaggia, condannato a ripetere sempre lo stesso gesto. Successivamente, a causa di un malfunzionamento della macchina, intraprende un ossessivo percorso a zig zag nella memoria. L'insoddisfazione, però, resta. Il suicidio è ancora una volta l'unica soluzione.

Note

  1. ^ Festival de Cannes: Je t'aime, je t'aime, su festival-cannes.com.

Bibliografia

  • Menarini Roy, Meneghelli Andrea, Fantascienza in cento film, Genova, Le Mani editore, 2000.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 304960674 · GND (DE) 1037810015
  Portale Cinema
  Portale Fantascienza