Lissachatina fulica

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Chiocciola africana gigante
Lissachatina fulica
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumMollusca
ClasseGastropoda
SottoclasseHeterobranchia
InfraclasseEuthyneura
SubterclasseTectipleura
SuperordineEupulmonata
OrdineStylommatophora
SottordineAchatinina
SuperfamigliaAchatinoidea
FamigliaAchatinidae
SottofamigliaAchatininae
TribùAchatinini
GenereLissachatina
SpecieL. fulica
Nomenclatura binomiale
Lissachatina fulica
(Bowdich, 1822)
Sinonimi

Achatina (Lissachatina) fulica
(Bowdich, 1822)

La chiocciola africana gigante (Lissachatina fulica (Bowdich, 1822)) è una chiocciola di grandi dimensioni appartenente alla famiglia Achatinidae.[1]

Originaria dell'Africa orientale (soprattutto Kenya e Tanzania) ma in seguito diffusasi in gran parte del mondo. È stata inserita nella lista delle cento specie invasive molto dannose.[2]

Descrizione

Due gusci di esemplari adulti di Lissachatina fulica

Il suo guscio ha una colorazione brunastra con bande più chiare o più scure, è di forma allungata e formato da spire avvolte comunemente in senso antiorario (è molto più rara la sottospecie in cui le spire si avvolgono in senso contrario al normale). Date le dimensioni, fino a 20 cm di lunghezza, è possibile vedere distintamente a occhio nudo l'apparato boccale, formato dalla radula grazie alla quale l'animale può nutrirsi raschiando il cibo. Infatti la radula è una specie di lingua, che presenta nella parte superiore una serie di dentelli calcarei (svariate centinaia) che sono continuamente consumati e rinnovati nella parte posteriore della stessa.[3]

Nel caso di rottura del guscio, se non sono lesi gli organi interni, è in grado di rigenerarlo: le ghiandole salivari secerneranno una sostanza collosa ed elastica che verrà nel tempo sostituita da uno strato di guscio vero e proprio.

Biologia

Come molte altre chiocciole è ermafrodita.

Distribuzione e habitat

La chiocciola africana gigante è nativa dell'Africa orientale ed è probabilmente la chiocciola gigante africana più diffusa al mondo.[4]

Tassonomia

Sono note le seguenti sottospecie:[1]

  • Lissachatina fulica castanea (Lamarck, 1822)
  • Lissachatina fulica coloba (Pilsbry, 1904)
  • Lissachatina fulica hamillei (Petit, 1859)
  • Lissachatina fulica rodatzi (Dunker, 1852)

Specie invasiva

Durante la seconda guerra mondiale furono introdotti un certo numero di Achatina fulica a scopo alimentare nel sud delle isole del Pacifico; tuttavia, la dispersione di alcuni esemplari, favorita dalla loro estrema adattabilità, ne causarono la proliferazione incontrollata.[senza fonte]

Nel tentativo di contenere biologicamente questa specie, nelle stesse isole è stata successivamente introdotta la specie carnivora Euglandina rosea, meglio conosciuta come lumaca lupo, con conseguenze catastrofiche. La lumaca lupo, infatti, ha predato le specie endemiche appartenenti al genere Partula, portandone molte all'estinzione.[senza fonte]

Note

  1. ^ a b (EN) MolluscaBase eds. 2020, Lissachatina fulica, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 29/10/2020.
  2. ^ (EN) Global Invasive Species Database: 100 of the World's Worst Invasive Alien Species, su issg.org. URL consultato il 23 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2015).
  3. ^ (EN) Skelley, Dixon, Hodges, Giant African land snail and giant South American snails: field recognition, Florida Department of Agriculture and Consumer Services, Gainesville, Florida, 2011, PDF Archiviato il 3 giugno 2012 in Internet Archive.
  4. ^ (EN) Rowson B., Warren B.H., Ngereza C.F., Terrestrial molluscs of Pemba Island, Zanzibar, Tanzania, and its status as an “oceanic” island, in Zookeys, vol. 70, 2010, pp. 1-39.

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Collegamenti esterni

  • Achatina fulica, su animalinelmondo.com.
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