Longisquama insignis

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Longisquama insignis
Fossile di Longisquama insignis
Stato di conservazione
Fossile
Periodo di fossilizzazione: Triassico
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Reptilia
Sottoclasse Diapsida
Ordine † Avicephala ?
Famiglia Longisquamidae Sharov, 1970
Genere Longisquama
Sharov, 1970
Nomenclatura binomiale
Longisquama insignis
Sharov, 1970

Longisquama insignis Sharov, 1970 era un rettile simile ad una lucertola, vissuto in Asia (Turkestan) nel Triassico inferiore, che poteva raggiungere una lunghezza di 15 cm. La specie è nota per un solo fossile incompleto e mal conservato.[1]

Descrizione

Questo curioso animale, simile a un camaleonte, era un piccolo diapside. Il corpo di Longisquama era ricoperto di scaglie carenate sovrapponentisi. Scaglie molto lunghe, rigide e dalla sezione a V si drizzavano sul dorso. La loro funzione è sconosciuta. Forse erano strumenti di parata per attirare il partner sessuale o per intimidire i rivali. Secondo altre ipotesi l'animale avrebbe potuto utilizzarle per planare nell'aria, oppure come scambiatori di calore. Potrebbero anche essere uno stadio primitivo dell'evoluzione delle penne[2].

Ricostruzione dello scheletro di Longisquama insignis

Posizione tassonomica

Sono state ventilate ipotesi che le lunghe squame del Longisquama siano omologhe alle penne degli uccelli[3] ma questa ipotesi cozza contro le profonde divergenze scheletriche tra questo tecodonte e gli attuali uccelli[4].

Nella cultura di massa

Compare brevemente nel film Disney Dinosauri (2000).

Note

  1. ^ (EN) Longisquama insignis, su Fossilworks. URL consultato il 22 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2014).
  2. ^ Palmer, D. (a cura di), The Marshall Illustrated Encyclopedia of Dinosaurs and Prehistoric Animals, London, Marshall Editions, 1999, p. 63, ISBN 1-84028-152-9.
  3. ^ circa_le_penne, su scricciolo.com. URL consultato il 29 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2011).
  4. ^ *Gee H. Tempo profondo. Antenati, fossili, pietre Einaudi 2006

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Collegamenti esterni

  • A critique of Martin 2004, su dml.cmnh.org. URL consultato il 17 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2021).
  • A critique of Feduccia et al. 2005, su dml.cmnh.org. URL consultato il 17 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2019).
  • A newspaper article on newly discovered Longisquama plumes, su www2.ljworld.com.
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