Nimrud

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Nimrud
Kalakh
Guardiano del portale della città, al British Museum
CiviltàAssira
UtilizzoCittà
EpocaXIII secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Iraq Iraq
GovernatoratoNinawa
Dimensioni
Superficie3 600 m²
Scavi
Data scoperta1820
Date scavi1845
OrganizzazioneAusten Henry Layard
ArcheologoClaudius James Rich
Mappa di localizzazione
Map
Modifica dati su Wikidata · Manuale
Coordinate: 36°05′53″N 43°19′44″E / 36.098056°N 43.328889°E36.098056; 43.328889

Nimrud (in arabo كال?) è il nome, attribuito nell'ottavo secolo dagli Arabi, a un'antica città assira situata a sud di Ninive, sul fiume Tigri.[1] Il nome originale della città era Kalhu o Kalkhu. La città viene nominata anche nella Bibbia con il nome di Calah (Kalakh).

Storia

La città fu fondata nel XIII secolo a.C. da Salmanassar I e divenne capitale dell'impero assiro verso l'880 a.C. sotto Assurnasirpal II, che vi edificò il proprio palazzo reale, inaugurato secondo le descrizioni nell'860 a.C.[2] Rimase capitale per circa un secolo, fino a quando Sargon II decise di edificare una nuova capitale, Dur-Sharrukin.

Nella propria massima estensione misurava 360 ettari, ma con la caduta dell'impero neo-assiro, attorno al 610 a.C., venne abbandonata.[2]

Archeologia

La città venne scoperta nel 1820 dall'inglese Claudius James Rich. Austen Henry Layard iniziò gli scavi archeologici dal 1845 al 1847 e dal 1849 fino al 1851. Fra i suoi ritrovamenti l'obelisco nero e i pesi di leoni assiri, ora al British Museum, di notevole importanza per l'archeologia biblica. I lavori quindi si interruppero, fino al 1949, quando un team inglese guidato da Max Mallowan riprese i lavori.[3] Da allora sono stati portati alla luce avanzi dell'acropoli, delle mura e del palazzo reale.

Salvaguardia

Vari monumenti di Nimrud sono attualmente minacciati dall'esposizione al duro clima iracheno, soprattutto all'erosione della sabbia, principalmente a causa della mancanza di adeguate coperture.[4]

Nel marzo 2015 il ministero iracheno del Turismo e delle Antichità ha denunciato la pressoché completa distruzione del sito archeologico di Nimrud per mano dei miliziani dello Stato Islamico.[5] Nell'aprile proprio lo Stato Islamico ha diffuso il video della sua distruzione.[6] La città è stata liberata dalle truppe irachene nel novembre 2016[7].

Note

  1. ^ Il nome, derivante dalla biblica Nimrod, fu attribuito a diverse rovine mesopotamiche.
  2. ^ a b Elyse Gonzales, Stones of Assyria (PDF), su wcma.williams.edu, WIlliams College Museum of Arts. URL consultato il 29 settembre 2013.
  3. ^ M. E. L. Mallowan, Nimrud and its Remains, 3 volumi, British School of Archaeology in Iraq, 1966.
  4. ^ (EN) Iraq: No haven for ancient world's landmarks, su csmonitor.com. URL consultato il 17 sett 2013.
  5. ^ Notizie di esteri del Corriere della Sera
  6. ^ La Repubblica - Distruzione di Nimrud da parte dell'IS
  7. ^ Mosul, l’esercito iracheno riconquista l’antica città di Nimrud, su LaStampa.it. URL consultato il 14 novembre 2016.

Bibliografia

  • E. Max Mallowan, Nimrud and its remains, Londra, Collins, 1966.

Voci correlate

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nimrud

Collegamenti esterni

  • Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino, su centroscavitorino.it. URL consultato il 17 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2012).
Controllo di autoritàVIAF (EN) 235083347 · LCCN (EN) sh85018736 · GND (DE) 4195412-9 · BNF (FR) cb119461530 (data) · J9U (ENHE) 987007293765605171 · WorldCat Identities (EN) viaf-80993326
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