Okurigana
Kanji
- Kyūjitai
- Shinjitai
- Ryakuji
Kana
- Hiragana
- Katakana
- Gōryakugana
- Hentaigana
- Man'yōgana
- Sogana
Utilizzato nel
- Furigana
- Okurigana
Braille
Rōmaji
- Hepburn (uso comune)
- Kunrei (ISO 3602)
- Nihon (ISO 3602 traslitt.)
- JSL (traslitterazione)
- Wāpuro (tastiera)
Ateji
Punteggiatura
Gli okurigana (送り仮名, ?, okurigana, "lettere di accompagnamento") sono suffissi scritti kana (hiragana, per la precisione) che si trovano dopo i kanji nelle parole scritte in giapponese. Essi servono a due scopi: coniugare aggettivi e verbi e dare a particolare kanji un significato specifico.
Ad esempio, il verbo 見 る (miru, "vedere") diventa imperfettivo 見 た (mita, "visto"), dove 見 è la radice lessicale scritta in kanji (con l'uso dei sinogrammi, il significato è inconfondibile), e る e た sono l'okurigana, cioè i caratteri che riguardano la morfologia e l'aspetto grammaticale della lingua giapponese. Con poche eccezioni, l'okurigana viene usata solo per kun'yomi (letture naturali giapponesi), non per on'yomi (letture cinesi, in quanto il lessico sino-giapponese non si inflette e/o coniuga in giapponese) e la loro pronuncia deriva dal contesto, poiché molti sono usati come parti di parole composte (kango).
Quando è utilizzato per esprimere il significato grammaticale di un aggettivo o un verbo, l'okurigana può indicare l'aspetto dell'azione (perfettivo o imperfettivo, cioè azione non finita/in corso e azione finita), il significato affermativo o negativo, o la cortesia/politeness, tra le molte altre funzioni (la cortesia si esprime con l'utilizzo di suffissi onorifici al posto di quelli usati nel registro piano e/o colloquiale). Nell'uso moderno, gli okurigana sono quasi sempre scritti con hiragana; anche il katakana era comunemente usato in passato.
Voci correlate
- Lingua giapponese
- Radicali (giapponese)
- Lettura on
- Lettura kun
Altri progetti
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