Sad Wings of Destiny

Sad Wings of Destiny
album in studio
ArtistaJudas Priest
Pubblicazione23 marzo 1976
Durata39:12
Dischi1
Tracce9
GenereHeavy metal
Hard rock
Rock progressivo
EtichettaGull Records
ProduttoreJeffery Calvert, Max West & Judas Priest
RegistrazioneRockfield Studios, Galles, novembre-dicembre, 1975
FormatiCD, LP, 2 LP, MC
Judas Priest - cronologia
Album precedente
Rocka Rolla
(1974)
Album successivo
Sin After Sin
(1977)

Sad Wings of Destiny è il secondo disco dei Judas Priest uscito il 23 marzo 1976 per l'Etichetta discografica Gull Records.

Il disco

La band compie un grande passo avanti rispetto al precedente Rocka Rolla, abbandonando almeno in parte il progressive tipico degli anni settanta, e abbracciando sonorità più veloci, che pongono le basi dell'heavy metal. Canzoni celebri come Victim Of Changes, The Ripper e Tyrant sono capisaldi del gruppo, e sono state puntualmente proposte in sede live (le prime due vengono suonate spesso ancora oggi).

Curiosità

L'ordine iniziale delle tracce era un altro: la prima era Prelude e, così a seguire...

Successe che, sul Lato A della prima stampa dell'LP, fu impressa come traccia numero 1 Victim of Changes (seguita da The Ripper, Dreamer Deceiver e Deceiver) e, quindi negli U.S.A. questo errore fu seguito e, la prima traccia sulla copertina, divenne proprio questa. Tutto questo portò, però, alla estromissione di Prelude dato che, a metà album, perdeva di significato. Nelle successive pubblicazioni l'ordine diventò quello sottostante.

Tracce

  1. Victim of Changes - 7:47 - (Atkins, Downing, Halford, Tipton)
  2. The Ripper - 2:50 - (Halford, Tipton)
  3. Dreamer Deceiver - 5:51 - (Atkins, Downing, Halford, Tipton)
  4. Deceiver - 2:40 - (Downing, Halford, Tipton)
  5. Prelude - 2:02 - (Tipton)
  6. Tyrant - 4:28 - (Halford, Tipton)
  7. Genocide - 5:51 - (Downing, Halford, Tipton)
  8. Epitaph - 3:08 - (Tipton)
  9. Island of Domination - 4:32 - (Downing, Halford, Tipton)

Formazione

Cover

  • La band Overkill ha inserito una cover della canzone Tyrant nel suo album Coverkill.

Collegamenti esterni

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