Società Sportiva Alba 1925-1926

Voce principale: Società Sportiva Alba Roma.
Società Sportiva Alba
Stagione 1925-1926
Sport calcio
Squadra  Alba Roma
AllenatoreBandiera dell'Italia Pietro Piselli
PresidenteBandiera dell'Italia
Prima Divisione1º posto nel girone laziale e 1º posto nel girone B delle semifinali di Lega Sud. Vince la finale di Lega Sud contro l'Internaples. Perde la finalissima contro la Juventus.
Maggiori presenzeCampionato: Rovida (17)
Miglior marcatoreCampionato: Bukovi (23)
StadioStadio Nazionale
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Questa pagina raccoglie i dati riguardanti la Società Sportiva Alba nelle competizioni ufficiali della stagione 1925-1926.

Stagione

Vinto il Campionato laziale, nel girone di semifinale le diedero filo da torcere le ostiche Bagnolese e Pro Italia (di Taranto). Nello scontro diretto d'andata disputato in casa contro la Bagnolese, l'Alba, in vantaggio per 3-0 a cinque minuti dalla fine, si fece incredibilmente raggiungere sul 3-3 negli ultimi cinque minuti, perdendo una grande opportunità di allungare in classifica. A riprova dell'equilibrio del campionato, al termine del girone d'andata Alba, Pro Italia e Bagnolese erano appaiate a pari punti.

Alla prima di ritorno, però, gli albini si fecero fermare sul pari (1-1) in casa dalla Pro Italia, anche a causa degli errori arbitrali ai suoi danni commessi del signor Battucci di Ancona; l'Alba minacciò addirittura di ritirarsi dal campionato, in segno di protesta per l'arbitraggio di Battucci e per l'operato del Consiglio della Lega Sud, accusato di favorire le squadre napoletane (la Lega Sud aveva sede a Napoli), in particolare Internaples e Bagnolese, in modo che entrambe si qualificassero alla finale.[1] Battucci fu addirittura aggredito dai tifosi albini al termine dell'incontro. La Lega Sud, pur escludendo gli errori tecnici denunciati, annullò l'incontro per la poca serenità dell'arbitro, mandandolo a ripetere a fine girone, ma sanzionò al contempo le intemperanze del pubblico squalificando il campo dell'Alba per tutto il girone di ritorno.[2] La compagine romana dovette dunque pagare una pesante multa di 3000 lire (il quotidiano romano Il popolo di Roma, accusando la Lega Sud di perseguitare la società albina, indisse una sottoscrizione tra gli sportivi romani per raccogliere il denaro con cui pagare la multa)[3] e fu obbligata dalla Lega Sud a disputare i propri incontri interni su campi neutri le cui pessime condizioni fecero sì che l'Alba, malgrado la netta superiorità tecnica, faticasse più del previsto nell'imporsi su squadre chiuse in difesa.[4] Nonostante ciò l'Alba riuscì comunque a battere, seppur di misura, Palermo e Maceratese negli incontri in campo neutro, nonché a imporsi sulla Bagnolese in trasferta, ipotecando così la vittoria del campionato: agli albini sarebbe bastato anche solo un pari nel recupero con la Pro Italia per vincere il girone.

Sennonché il 13 giugno 1926 la Presidenza Federale, accusata dalla stampa romana di collusione con il segretario della Lega Sud Luigi Filosa,[5] punì l'aggressione ai danni di Battucci assegnando la sconfitta a tavolino dell'Alba contro la Pro Italia, decretando la vittoria (per il momento sub iudice) del girone da parte della Bagnolese, a pari punti con Pro Italia e Alba, ma primo per quoziente reti.[6] L'Alba presentò immediatamente reclamo, cercando e ottenendo la protezione del Presidente del CONI Lando Ferretti, mentre fu organizzato un comizio di protesta per le strade dell'Urbe,[7] poi annullato «avendo già il CONI delegato il suo presidente on. Lando Ferretti, che ha la piena fiducia dei fascisti e degli sportivi italiani, ad esaminare e risolvere la situazione calcistica».[8] Nel frattempo la Lega Sud annullò la partita vinta per 1-0 dall'Alba contro la Maceratese mandandola a ripetere il 27 giugno: se nel suddetto recupero l'Alba avesse segnato almeno 12 gol alla Maceratese senza subirne, avrebbe migliorato il proprio quoziente reti in maniera sufficiente a garantirle la vittoria del girone.[9] Tuttavia la Maceratese rinunciò alla partita vanificando le speranze dell'Alba, che vinse soltanto 2-0 (a tavolino). Nel frattempo, però, il 28 giugno 1926 il Consiglio Federale diede in massa le dimissioni, a causa delle conseguenze di un grave sciopero arbitrale, e la Federazione finì sotto il controllo del presidente del CONI Ferretti. Nella stessa giornata la sconfitta a tavolino dell'Alba contro la Pro Italia fu annullata[10] e gli albini, battendo per 3-1 i tarantini il 4 luglio, vinsero definitivamente il girone. La finale con l'Internaples vide una netta vittoria casalinga per 6-1 all'andata e un pareggio (1-1) a Napoli in incontri caratterizzati dalle intemperanze del pubblico ospitante (particolarmente gravi furono gli incidenti provocati dalla frangia violenta della tifoseria partenopea in risposta alle intemperanze dei tifosi romani all'andata). L'Alba si qualificò dunque alla finalissima contro la Juventus. Nel frattempo, il 2 agosto 1926, la Carta di Viareggio ammise in Divisione Nazionale l'Alba, insieme a Fortitudo e Internaples.

I giornali del nord videro nella finalissima un banco di prova per le società centromeridionali, per testare se esse fossero davvero degne del massimo campionato.[11] La Stampa, pur non mettendo in dubbio il successo finale bianconero (diversi giornali la davano già per campione d'Italia, suscitando le proteste della stampa capitolina), avvertì di non sottovalutare gli albini, molti dei quali avevano fatto parte della selezione romana che solo due mesi prima, il 4 giugno, aveva battuto in amichevole per 2-1 gli stessi bianconeri.[11][12] La finalissima in realtà non ebbe storia. All'andata a Torino i romani, presentandosi in formazione incompleta (il capitano Corbjons non giocò per punizione mentre il capocannoniere Bukovi era tornato in Ungheria), subirono un'umiliante disfatta per 7-1.[13] I bianconeri si portarono immediatamente in vantaggio, subirono il beffardo pareggio albino (siglato da Lo Prete) nell'unica palla gol creata dai romani in tutto l'incontro, e riuscirono a riportarsi in vantaggio solo nei minuti conclusivi del primo tempo.[13] Nella ripresa i bianconeri dilagarono segnando altre cinque reti.[13] Nonostante le sette reti subite, sulle quali evidentemente non aveva colpe, i giornali lodarono la prestazione del portiere albino Ricci, definito "un meraviglioso portiere", in quanto, soprattutto nel primo tempo, sventò con le sue parate un gran numero di palle gol create dai bianconeri.[13] Due settimane dopo i romani subirono un'altra umiliante disfatta, perdendo in casa per 5-0 la partita di ritorno.[14][15] I bianconeri dunque si imposero con l'umiliante punteggio aggregato di 12-1.

In seguito alla debacle albina, le società del Nord escluse dalla massima divisione colsero l'occasione per protestare presso la Federazione per aver ammesso ben tre squadre della Lega Sud nel massimo campionato, sostenendo che l'esito schiacciante della finalissima contro la Juventus provava che esse non erano degne di competere nella Divisione Nazionale; proposero piuttosto il girone unico a 18 squadre (17 del Nord più l'Alba campione della Lega Sud) o, in subordine, di mantenere le 20 squadre suddivise in due gironi ma ammettendo direttamente una sola società della Lega Sud, l'Alba, mentre altre tre squadre (Fortitudo, Internaples e Bagnolese) sarebbero state obbligate alle qualificazioni contro compagini del Nord che avrebbero messo in palio tre posti nel massimo campionato.[16][17][18] Anche le società del Nord già ammesse in Divisione Nazionale, tuttavia, protestarono, temendo che gli incontri interni contro le società centromeridionali sarebbero stati disertati dal pubblico perché privi di ogni interesse effettivo, con conseguenti perdite di incassi, e lamentando le ingenti spese per viaggiare in treno fino a Roma o a Napoli.[19] La Federazione, comunque, fedele al proposito di rendere il campionato davvero nazionale, non diede minimamente ascolto a tali proteste.

Rosa

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Alfei
Bandiera dell'Italia C Berti I
Bandiera dell'Italia D Angelo Bianchi
Bandiera dell'Ungheria A Márton Bukovi
Bandiera dell'Italia D Giovanni Corbjons
Bandiera dell'Italia C Giovanni Degni
Bandiera dell'Italia D Gino Delle Fratte
Bandiera dell'Italia A Cesare Fasanelli
Bandiera dell'Italia D Aimone Lo Prete
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Pio Maneschi
Bandiera dell'Italia D Attilio Mattei
Bandiera dell'Italia A Pieri
Bandiera dell'Italia P Italo Ricci
Bandiera dell'Italia C Pierino Rovida
Bandiera dell'Italia A Enrico Scioscia
Bandiera dell'Italia P Cesare Zancanaro
Bandiera dell'Italia A Luigi Ziroli

Risultati

Prima Divisione Laziale

Lo stesso argomento in dettaglio: Prima Divisione 1925-1926.

Girone di andata

Roma
14 febbraio 1926
1ª giornata
Pro Roma  1 – 2  Alba RomaCampo Lungotevere Flaminio
Arbitro:  Bianchi (Roma)
Tomaselli Gol 80’MarcatoriGol 43’, Gol 85’ Bukovi

Roma
29 novembre 1925
2ª giornata
Alba Roma  1 – 0  RomanStadio Nazionale
Arbitro:  Bianchi (Roma)
Esteri Gol 57’ (aut.)Marcatori

Roma
6 dicembre 1925
3ª giornata
Alba Roma  0 – 3  FortitudoStadio Nazionale
Arbitro:  Malagodi (Ferrara)
MarcatoriGol 10’ Bianchi II
Gol 55’ Scardola
Gol 75’ Canestrelli

Roma
27 dicembre 1925
4ª giornata
Audace Roma  0 – 7  Alba RomaCampo all'Olmo
Arbitro:  Reichlin (Napoli)
MarcatoriGol 15’, Gol 25’, Gol 48’, Gol 56’, Gol 58’, Gol 80’ Rovida
Gol 65’ Degni

Roma
20 dicembre 1925
Alba Roma  5 – 3  LazioStadio Nazionale
Arbitro:  Dani (Genova)
Degni Gol 12’
Bukovi Gol 57’, Gol 60’, Gol 76’
Lo Prete Gol 87’
MarcatoriGol 20’, Gol 41’ Bernardini
Gol 51’ Ottier

Girone di ritorno

Roma
21 febbraio 1926
Alba Roma  6 – 0  Pro RomaStadio Nazionale
Arbitro:  Barionovi (Roma)
Ziroli Gol 6’
Bukovi Gol 22’, Gol 35’, Gol 70’, Gol 75’
Rovida Gol 41’
Marcatori

Roma
17 gennaio 1926
Roman  1 – 4  Alba RomaCampo dei Due Pini
Arbitro:  Barionovi (Roma)
Giannuzzi Gol 70’MarcatoriGol 12’, Gol 29’ Bukovi
Gol 29’, Gol 88’ Degni

Roma
24 gennaio 1926
Fortitudo  1 – 3  Alba RomaCampo Madonna del Riposo
Arbitro:  Sganzetta (Torino)
Bianchi II Gol 63’MarcatoriGol 45’ Degni
Gol 80’ Rovida
Gol 83’ Bukovi

Roma
31 gennaio 1926
Alba Roma  11 – 2  Audace RomaStadio Nazionale
Arbitro:  Esposito (Napoli)
Degni Gol 25’, Gol 29’, Gol 80’
Lo Prete Gol 27’, Gol 45’, Gol 70’
Bukovi Gol 55’ (rig.), Gol 72’, Gol 85’
Scioscia Gol 75’
Maneschi Gol 89’
MarcatoriGol 6’ Alciati
Gol 11’ Beniamini

Roma
7 febbraio 1926
Lazio  2 – 2  Alba RomaStadio della Rondinella
Arbitro:  Battucci (Ancona)
Ottier Gol 40’
Filippi Gol 64’
MarcatoriGol 12’ Degni
Gol 16’ Bukovi

Semifinali di Lega girone B

Andata

Taranto
14 marzo 1926
Pro Italia  1 – 1  Alba RomaMotovelodromo Corvisea
Arbitro:  Reichlin (Napoli)
Palmisano Gol 79’MarcatoriGol 4’ Degni

Macerata
28 marzo 1926
Maceratese  1 – 5  Alba RomaCampo Piazza d'Armi
Arbitro:  Tiberini (Bari)
Morresi II Gol 35’ (rig.)MarcatoriGol 7’, Gol 59’ Bukovi
Gol 20’ Delle Fratte
Gol 70’ Lo Prete
Gol 85’ Degni

Roma
11 aprile 1926
Alba Roma  3 – 3  BagnoleseStadio Nazionale
Arbitro:  Cugnini (Ancona)
Scioscia Gol 8’
Bukovi Gol 30’, Gol 68’
MarcatoriGol 86’, Gol 88’ Parascandolo
Gol 90’ Kargus

Palermo
18 aprile 1926
Palermo  0 – 1  Alba RomaStadio Ranchibile
Arbitro:  Senes (Napoli)
MarcatoriGol 10’ Ziroli

Ritorno

Roma
4 luglio 1926
Alba Roma  3 – 1  Pro ItaliaStadio Nazionale
Arbitro:  Gambi (Padova)
Bukovi Gol 38’
Maneschi Gol 55’, Gol 67’
MarcatoriGol 86’ Mongelli

Caserta
27 giugno 1926
Alba Roma  2 – 0[20][21]  Maceratese

Napoli
23 maggio 1926
Bagnolese  1 – 2  Alba RomaCampo dell'Ilva
Arbitro:  Sani (Ferrara)
Parascandolo Gol 45’ (rig.)MarcatoriGol 4’ Maneschi
Gol 51’ Lo Prete

Caserta
31 maggio 1926
Alba Roma  2 – 1[21]  Palermo
Arbitro:  Turra (Padova)
Bukovi Gol 2’, Gol 74’MarcatoriGol 30’ Mineo

Finali di Lega

Andata

Roma
11 luglio 1926
Alba Roma  6 – 1
referto
  InternaplesStadio Nazionale
Arbitro:  Pinasco (Sestri Ponente)
Ziroli Gol 41’, Gol 53’
Maneschi Gol 61’, Gol 79’
Lo Prete Gol 75’
Bukovi Gol 82’
MarcatoriGol 65’ Ghisi I

Ritorno

Napoli
18 luglio 1926
Internaples  1 – 1
referto
  Alba RomaStadio Militare dell'Arenaccia
Arbitro:  Dani (Genova)
Claar Gol 50’ (rig.)MarcatoriGol 73’ (rig.) Bukovi

Finalissima

Andata

Torino
8 agosto 1926, ore 17 TMEC
Juventus  7 – 1  Alba RomaStadio di Corso Marsiglia
Arbitro:  Dani (Genova)
Vojak Gol 17’
Hirzer Gol 32’, Gol 55’, Gol 85’
Torriani Gol 47’
Pastore Gol 78’, Gol 79’
MarcatoriGol 22’ Lo Prete

Combi
Allemandi
Rosetta
(c) Bigatto I
Viola
Grabbi
Torriani
Hirzer
Pastore
Vojak
Munerati
Formazioni
Ricci
Mattei
Bianchi
Rovida (c)
Degni
Berti
Lo Prete
Fasanelli
Scioscia
Maneschi
Ziroli
Viola Bandiera dell'UngheriaAllenatoriBandiera dell'Italia Piselli

Ritorno

Roma
22 agosto 1926, ore 17 TMEC
Alba Roma  0 – 5  JuventusStadio Nazionale
Arbitro:  A.Gama (Milano)
MarcatoriGol 7’, Gol 44’ Pastore
Gol 58’ Hirzer
Gol 87’ (aut.) Mattei
Gol 88’ Munerati

Ricci
Mattei
Bianchi
(c) Rovida
Berti
Delle Fratte
Lo Prete
Fasanelli
Degni
Maneschi
Ziroli
Formazioni
Combi
Allemandi
Rosetta
Bigatto I (c)
Viola
Meneghetti
Torriani
Hirzer
Pastore
Vojak
Munerati
Piselli Bandiera dell'ItaliaAllenatoriBandiera dell'Ungheria Viola

Statistiche

Statistiche di squadra

Competizione Punti In casa In trasferta Totale DR
G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs G V N P Gf Gs
Prima Divisione - girone laziale 17 5 4 0 1 23 8 5 4 1 0 18 5 10 8 1 1 41 13 +28
Prima Divisione - semifinali Sud 14 4 3 1 0 10 5 4 3 1 0 9 3 8 6 2 0 19 8 +11
Prima Divisione - finale Sud 3 1 1 0 0 6 1 1 0 1 0 1 1 2 1 1 0 7 2 +5
Prima Divisione - finalissima 0 1 0 0 1 0 5 1 0 0 1 1 7 2 0 0 2 1 12 -11
Totale - 11 8 1 2 39 19 11 7 3 1 29 16 22 15 4 3 68 35 +33

Statistiche dei giocatori

Giocatore Prima Divisione
Presenze Reti
Alfei, Alfei 20
Berti I, Berti I 180
Bianchi, A. A. Bianchi 151
Bukovi, M. M. Bukovi 1825
Corbjons, G. G. Corbjons 140
Degni, G. G. Degni 2011
Delle Fratte, G. G. Delle Fratte 121
Fasanelli, C. C. Fasanelli 40
Lo Prete, A. A. Lo Prete 188
Maneschi, P. P. Maneschi 176
Mattei, A. A. Mattei 200
Pieri, Pieri 10
Ricci, I. I. Ricci 10-21
Rovida, P. P. Rovida 217
Scioscia, E. E. Scioscia 102
Zancanaro, C. C. Zancanaro 11-14
Ziroli, L. L. Ziroli 194

Note

  1. ^ L'Impero, 5 maggio 1926, p. 4.
  2. ^ Il Mondo, 20 maggio 1926, p. 5.
  3. ^ Il Tevere, 22-23 maggio 1926, p. 3.
  4. ^ Il Mondo, 8 giugno 1926, p. 5.
  5. ^ L'Impero, 19 giugno 1926, p. 4.
  6. ^ L'Impero, 15 giugno 1926, p. 4.
  7. ^ L'Impero, 18 giugno 1926, p. 4.
  8. ^ L'Impero, 20 giugno 1926, p. 4.
  9. ^ L'Impero, 27 giugno 1926, p. 4.
  10. ^ L'Impero, 30 giugno 1926, p. 4.
  11. ^ a b Juventus contro Alba di Roma per il titolo di Campione italiano., La Stampa, 7 agosto 1926, p. 2. URL consultato il 17-07-2012.
  12. ^ L'Impero, 5 giugno 1926, p. 4.
  13. ^ a b c d L'Alba di Roma nettamente dominata dalla Juventus., La Stampa, 9 agosto 1926, p. 3. URL consultato il 17-07-2012.
  14. ^ L'Impero, 24 agosto 1926, p. 5.
  15. ^ G. Stolfi, La Juventus campione d'Italia, in La Stampa, 23 agosto 1926, p. 2. URL consultato il 3 aprile 2015.
  16. ^ Una riunione delle società calcistiche dell'Italia Settentrionale., La Stampa, 23 agosto 1926, p. 2. URL consultato il 17-07-2012.
  17. ^ L'Impero, 22 agosto 1926, p. 5.
  18. ^ Il Mondo, 27 agosto 1926, p. 5.
  19. ^ Il Messaggero, 24 agosto 1926, p. 2.
  20. ^ A tavolino per rinuncia (forfait).
  21. ^ a b Si giocò sul campo neutro di Caserta per squalifica del campo dell'Alba.

Bibliografia

  • Carlo Fontanelli, Alessandro Lanzarini, Cento anni di calcio - Italia 1925/26 - Juventus atto II, Fornacette (PI), Mariposa Editrice S.r.l., aprile 1998, p. 110.
  • Marco Impiglia, Pionieri del calcio romano, Roma, Edizioni La Campanella, 2003.

Collegamenti esterni

  • Stagione 1925-26, enciclopediadelcalcio.it.
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