Stilo (scrittura)
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Lo stilo era un antico strumento impiegato per l'attività scrittoria, consistente in un’asticella generalmente di legno, osso o metallo.[1] Si presentava appuntito ad un'estremità, per incidere il supporto - normalmente una tavoletta cerata - mentre dalla parte opposta era piatto, così da raschiare la superficie di scrittura e poter scrivere un nuovo testo.[2]
Il termine stilo è talvolta usato per indicare il calamo, un pezzo di canna usato in Mesopotamia per incidere segni cuneiformi su tavolette d'argilla.
Dallo stilo, per senso traslato, deriva il termine stile.
Note
- ^ Ovidio, Metamorphoseon libri, IX, 521; Marziale, Epigrammaton libri, XIV, 21; Quintiliano, Institutio oratoria, I, 27.
- ^ Plauto, Bacchides, IV, 4, 63; Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XXXIV, 14.
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