Wedoquella

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Wedoquella
Wedoquella sp.
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineAraneomorphae
SuperfamigliaSalticoidea
FamigliaSalticidae
SottofamigliaSalticinae
TribùAelurillini
SottotribùFreyina
GenereWedoquella
Galiano, 1984
Specie
  • Wedoquella denticulata
  • Wedoquella macrothecata
  • Wedoquella punctata

Wedoquella Galiano, 1984 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Salticidae.

Etimologia

Come evidenziato dall'aracnologa María Elena Galiano, descrittrice del genere, il nome deriva da un'arbitraria combinazione di lettere seguita dal suffisso latino -ella, per evidenziarne il genere femminile[1].

Caratteristiche

Sono ragnetti molto simili a quelli del genere Phiale; se ne differenziano per avere due apofisi nelle tibia del palpo. La lunghezza totale varia da 4,8 a 10,6 millimetri[1]

Distribuzione

Le tre specie note di questo genere sono endemiche dell'America meridionale, in particolare dell'Argentina, della Bolivia e del Paraguay.[2]

Tassonomia

A maggio 2010, si compone di tre specie[2]:

  • Wedoquella denticulata Galiano, 1984[3] — Argentina
  • Wedoquella macrothecata Galiano, 1984 — Argentina
  • Wedoquella punctata (Tullgren, 1905) — Bolivia, Paraguay, Argentina

Note

  1. ^ a b Descripcion de Wedoquella nuevo genero (Araneae, Salticidae) (PDF), su americanarachnology.org. URL consultato il 10 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2010).
  2. ^ a b The world spider catalog, Salticidae
  3. ^ Specie tipo del genere.

Collegamenti esterni

  • The world spider catalog, Salticidae URL consultato il 10 novembre 2010, su research.amnh.org.
  • Descripcion de Wedoquella nuevo genero (Araneae, Salticidae URL consultato il 10 novembre 2010 (PDF), su americanarachnology.org. URL consultato il 10 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2010).
  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi